Traduzione

Halim Mokdad,
quotidiano
El Moudjahid, 11 gennaio 1969. 


   "Cammineremo sopra una terra barcollante se ci divertiamo a definire questo genere di spettacolo rispetto alle altre forme di teatro conosciute o a compararlo con loro. Cio' che ci è stato proposto non manca di audacia nè di ricerca (...)
     Cio' che è da notare, da adesso, è questa volontà di rompere i circoli di gelo e d'indifferenza che circondano il nosto teatro (...)
    Come ogni impresa nuova, la halqa (*) (chiameremo cosi' arbitrariamente il genere della "squadra del mare") trasposta al teatro è discutibile."
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(*) Il termine indica lo spettacolo tradizionale algerino presentato da un cantastorie, circondato dal pubblico, in piazze pubbliche.

Originale


     « Nous marcherions sur une terre mouvante si nous nous amusions à définir ce genre de spectacle par rapport aux autres formes de théâtre connues ou à le comparer à elles. Ce qui nous a été présenté ne manque pas de hardiesse ni de recherche (…)
     Ce qui est à noter, dès à présent, c'est cette volonté de briser les cercles de gel et d'indifférence qui entourent notre théâtre (…)
     Comme toute entreprise nouvelle, la halqa (nous appellerons ainsi arbitrairement le genre de « la troupe de la mer ») transposée au théâtre, est discutable. »

  Traduzione

Intervista a Kadour Naimi da Halim Mokdad,
quotidiani
El Moudjahid, 25 gennaio 1969.

  QUESTIONE: Il pubblico ha effecttivamente capito cio' che gli avete proposto ?
  NAIMI: Il pubblico vero, si'. Quello che non viene a parlare per gli altri, il pubblico che sa mettersi in simpatia di fronte ad una proposizione, questo qui, malgrado le critiche giuste, ha capito lo scopo di questo lavoro : la ricerca, senza nessun compromesso, di una forma teatrale che sia familiare e che diventerà familiare al pubblico algerino perché parte da analisi sociali e storiche precise. "

Originale

    QUESTION : Est-ce que le public a effectivement compris ce que vous lui proposiez ?
   NAIMI : Le vrai public, oui. Celui qui ne vient pas parler que pour les autres, le public qui sait se mettre en sympathie devant une proposition, celui-là, malgré des critiques justes, a compris le but de ce travail : la recherche, sans compromis aucun, d'une forme théâtrale qui soit familière et qui deviendra familière au public algérien parce que partant d'analyses sociales et historiques précises. »