Lo stesso anno 1972, i lavoratori dell'Instituto lo scelgono come segretario della sezione sindacale dell'Unione Generale dei Lavoratori Algerini.
     Perché agisce correttamente a favore dei lavoratori, nel maggio 1973, la gerarchia sindacale superiore mette fine alla sua funzione. Una settimana dopo, la direzione dell'Istituto lo fa dismettere dal suo posto di professore. Presenta la sua demissione dall'Instituto.
     Di ritorno ad Orano, continua la sua attività di conscientizzazione sociale attraverso il teatro.
    Nel luglio 1973, entra al T.R.O. (Teatro Regionale di Orano), ma il suo progetto teatrale, Kan yâ makân (C'era una volta) è rifiutato. Alla fine del 1973, lascia l'Algeria.
   In Belgio, ottiene una laurea in sociologia che dimostra l'aspetto di capitalismo di Stato della Gestione cosidetta "socialista" delle imprese in Algeria. Intraprende in seguito un dottorato di ricerca in sociologia delle rivoluzioni, per capire i motivi della loro trasformazione da rottura radicale in sistema totalitario conservatore.
    Arrivato ai chiarimenti  a questo proposito, rinuncia ad una carriera universitaria e non presenta la tesi.   
    Interessato al cinema, nel 1982 emigra in Italia dove ottiene la cittadinanza. Scrive e mette in scena opere teatrali, fonda e dirige la società di produzione e distribuzione Maldoror Film, il Festival Internazionale di Cinema Libero,  la Scuola Maldoror di Cinema e Recitazione, si occupa di letteratura e di cronaca giornalistica.
      Dopo quarant'anni fuori dall'Algeria, nel 2012, ritorna e presenta un'opera teatrale Alhanana, ya ouled ! (La tenerezza, ragazzi !). In seguio ad un ostracismo (articolo in francese) per aver rivelato la genesi reale dell'opera teatrale Mohamed, prends ta valise (Mohamed, prendi la tua valigia), riparte all'estero dove prosegue le sue attività. 
  Informazioni dettagliate si trovano sulla sua opera in francese : Éthique et Esthétique au Théâtre et alentours .